Matrimonio Belen Rodriguez

Finalmente, dopo mesi di rumors, venerdi 20 settembre, sfidando ogni superstizione, la bellissima showgirl brasiliana Belen Rodrieguez e Stefano De Martino, il giovane ballerino partenopeo, hanno detto il loro sì lo voglio. Lo hanno fatto davanti a 201 ospiti, oltre a tutto lo staff dell’organizzazione, della loro wedding planner, alla troupe televisiva, ai giornalisti e a ben 70 bodyguard per tutelare la privacy della coppia. Ciò nonostante, l’intero paese di Comignago, location scelta per l’intero evento, ha festeggiato a modo suo la coppia paparazzatissima che ha scelto di sposarsi in una cappella privata del 1200, l’Abbazia di Santo Sprito, all’interno della tenuta di Villa Giannone, dove ha invece avuto luogo il ricevimento. Indubbiamente, la scelta della location è partita dalla chiesa: si sa che gli argentini sono molto fedeli e, la raggiante Belen, ha scelto così un luogo sacro di tutto rispetto. Da addetta ai lavori vi confesso che mi sarei aspettata molto di più dall’allestimento, sia in chiesa, che per quanto riguarda le altre decorazioni. Ma siamo pur sempre in clima di austerity. Certo, la wedding cake, monumentale torta a 5 piani con crema chantilly, gocce di cioccolato e frutti di bosco, realizzata da uno dei migliori cake designer piemontesi, era davvero splendida, ma non una candela, un fiore o un service luci a valorizzarla, lo stesso per quanto riguarda il tavolo buffet dell’aperitivo, troppo spoglio per un “royal wedding” nostrano. Belen era emozionatissima, vestita di bianco con un costosissimo abito (pare che il suo valore ammonti a circa centomila euro) disegnato e cucito apposta per lei da Daniele Carlotta, con inserti di pizzo francese anni ‘40, maniche trasparenti e scollo sulla schiena che, a parere mio, era fin troppo sexy per una cerimonia in Chiesa. I capelli, invece, erano raccolti da uno chignon e impreziositi da un’orchidea banca,  e sua sorella Cecilia, anche lei vestita di bianco proprio come Pippa Middleton, le ha tenuto lo strascico. Anche Stefano, però, a parere mio non ha azzeccato il look, un abito a un bottone, ispirato al poeta D’annunzio, realizzato per lui dalla sartoria Chiussi, un modello un po’ troppo azzardato persino per affascinante sposo come lui. Ma nonostante il look non troppo azzeccato, sono riusciti comunque ad apparire bellissimi. Dopo la cerimonia e il cambio d’abito: anch’esso bianco, in stile gitano, impreziosito da Swarovski, dettagli in oro giallo e ben 20 metri di meraviglioso chiffon, la serata è continuata tra musica – un mix tra la cucina argentina e napoletana – cocktail, fuochi d’artificio e una festa in stile anni ’70. Ed è proprio della festa anni settanta, che mi viene da tirare le orecchie alla bella show girl: coroncine di fiori di plastica, ballerine da discount e parrucche di basso profilo? Bastava far realizzare qualche corona di fiori veri, flip flop di pregio per rendere il tutto di livello decisamente superiore, restando così in tono agreste con lo stile country chic della tensostruttura e degli arredi: in fondo ci si sposa una volta sola, no? Sembra che non abbiano fatto attenzione a tutta questa plastica Elisabetta Canalis, Paola Barale, Elena Santarelli, Paolo Ruffini e Simone Annichiarico, che si sono scatenati nelle danze fino al sorgere del sole. Per quanto riguarda la bomboniera la coppia ha scelto i confetti della celebre confetteria Conti, passando dalla vaniglia alla fragola, dallo champagne al cocco, in una deliziosa scatolina di organza insieme ad altri cadeaux come un appendiborsa con tanto di logo della wedding planner e un braccialetto di buon augurio con dedica in spagnolo. Grandi assenti al matrimonio Maria De Filippi, Gerry Scotti, Christian De Sica, Silvia Toffanin e Rossella Brescia, ma vi assicuro che è normale che una parte degli invitati dia forfait, a maggior ragione se si tratta di persone tanto impegnate. Insomma, questo matrimonio è stato davvero un fenomeno sociale: vi farà forse storcere il naso, ma il grande interesse per la coppia – ben 2.5 milioni di spettatori durante lo speciale del rotocalco di canale 5 Verissimo, per non parlare dei dati di Google – sottolinea quanto a noi italiani piacciano le storie a lieto fine, quanto si abbia ancora bisogno di credere all’amore e quanto, in fondo, i matrimoni facciano sempre sognare.