È davvero una grande fortuna essere una wedding planner e svolgere un mestiere come il mio, che consente di essere presente in un momento felice delle persone, che permette di entrare a far parte della vita delle coppie, e lo è ancora di più per chi come me ha, il privilegio di svolgerlo in Italia. Perché l’Italia, come nessun altro luogo al mondo, può vantare paesaggi dalle bellezze più disparate e di uno stile inimitabile, per non parlare della straordinaria cucina che ci rende famosi, dei vini sopraffini, della cultura e della nostra ospitalità.
L’Italia in quest’ultimo periodo – concomitante con il boom del mondo dei matrimoni – è cresciuta moltissimo, proprio a livello di cultura dell’evento nozze, e ha raggiunto veri e propri gradi di eccellenza.
Il made in Italy è davvero molto importante nel settore wedding, sia per quanto riguarda gli atelier, ma anche a livello di artigiani specializzati in quelli che possono sembrare piccoli dettagli, che come sempre fanno la differenza: quali la tipografia, il mondo delle bomboniere e il piccolo laboratorio d’arte orafa.
E così dopo Teodora e Giustiniano, Anita e Giuseppe Garibaldi, Gabriele d’Annunzio e Sara Bernard, Lord Byron e la contessa Teresa Gamba in Guccioli, Ravenna sembra essere tra le città più gettonate per un indimenticabile matrimonio ‘all’italiana’.
E non faccio difficoltà a immaginarlo, sia per quanto riguarda la vasta offerta di location da sogno che offre la città e tutta la sua provincia, ma anche per quanto riguarda l’aspetto più importante di un matrimonio: ovvero la cucina. Chiudete gli occhi un attimo e ricordate i matrimoni a cui avete partecipato. Cosa vi viene in mente? Sono sicura, infatti, che le prime cose che ricorderete saranno certamente com’era la location, com’era vestita la sposa, ma sicuramente come avete mangiato. Sicuramente si può riscontrare nella gastronomia ravennate, l’amore, che tutta la regione ha per il cibo, elemento fondamentale per un matrimonio da sogno.Potrei passare ore a parlare di cucina romagnola, di vini del territorio e della tendenza sempre più radicata, di un matrimonio all’insegna del buon cibo, del km zero e di un ritorno alle tradizioni del luogo. Se accendete la televisione, o sfogliate giornali e riviste, tutto parla di wedding, mise en place, bon ton e style. Questo perché nonostante la crisi economica, le coppie – in particolar modo le spose- hanno voglia di sognare. E Ravenna ha deciso sognare con gli sposi ed ha capito la grande importanza di tutto ciò, tanto è vero che il comune oltre a dare la disponibilità di sposare in meravigliosi spazi, come la Sala Muratori, Presso la Biblioteca Classense, un tempo usata come sacrestia e l’elegante sala preconsiliare del Municipio, sta facendo dei ragionamenti sulla possibilità di far sposare in spiaggia, dal momento che in Italia, per ora, tali cerimonie non hanno valore legale. Chissà, sarebbe senza dubbio un onore poter assistere all’eventuale primo matrimonio celebrato in una cornice d’eccezione come la spiaggia di Ravenna. Meglio delle scene dei famosi film americani. Concludo, riagganciandomi a quanto accennato prima, per quanto riguarda questa tendenza del ritorno alle tradizioni e agli usi, con una tra le tante curiosità che potrete trovare su Love me in Italy. Si tratta del rito più diffuso a fine celebrazione – dopo il lancio del riso ovviamente – ovvero quello di realizzare simpatiche collane di pasta secca, maccheroni nello specifico, da mettere al collo degli sposi come augurio di buona unione e abbondanza.