Case history matrimonio

L’ arte degli italiani sta nella bellezza. (Kahlil Gibran)

Due ragazzi che hanno scelto di trasferirsi a Dubai per inseguire la loro carriera, ma che hanno deciso di tornare in Italia per coronare il loro sogno di sposarsi nella regione dei vini festeggiando con parenti e amici provenienti da tutto il mondo. La location di cui si sono innamorati è un’azienda vitivinicola immersa nel fascino del Monferrato dove tra filari e storia il loro amore è stato inconfondibile protagonista. Il momento dei preparativi è sempre ricco di emozioni e aspettative, che non sono state scalfite nel lavorare a distanza di quasi 6000km. Ci si è soffermati innanzitutto sulla cerimonia, scegliendo il Santuario di Nostra Signora della Guardia, un’adorabile Chiesa di campagna che sorge su un colle nei dintorni di Gavi con una vista mozzafiato che necessitava però di una trasformazione al fine di renderla calda e accogliente per la celebrazione. E così tra una skypata e l’altra è stata così scelta una scenografia tessile ad alto impatto visivo composta dalla passatoia in lana effetto cocco a ricoprire l’intera navata della chiesa, con l’integrazione di un tappeto posizionato orizzontalmente all’altare per meglio arredare e definire la zona riservata agli sposi e ai testimoni. Gli arredi cerimonia così come le panche centrali e quelle laterali, sono stati noleggiati e rivestiti in tessuto color biscotto per rispecchiare al meglio il mood scelto. L’accompagnamento musicale di un quartetto d’archi ha reso ancora più calda l’atmosfera riscaldata anche dai fiori e dai dettagli di allestimento come le lanterne in legno e corda e le deliziose sedie in ferro antichizzato completate da una cuscineria fatta su misura ed in tonalità. Anche l’abito da sposa è stato scelto in Italia, molto raffinato in crepe di seta, firmato da Tony Ward, dal sensuale taglio che ha avvolto sinuosamente la splendida silhouette di Eleonora che è apparsa radiosa scendendo da un’Alfa Romeo duetto spider col il suo bell’abito bianco. Villa Sparina Resort si è rivelata la location perfetta per questa giornata dal clima variabile dove si sono respirati i profumi dell’autunno, una struttura di accoglienza circondata da dolci colline disegnate dai filari delle viti, prati verdi e alberi secolari dai primi colori autunnali. La serata ha raggiunto il massimo nel momento dell’arrivo in location: gli ospiti hanno infatti raggiunto la sala del seduto attraversando una cantina del settecento completamente al buio e illuminata esclusivamente da lumini, dove il quartetto d’archi ha riprodotto in loop la colonna sonora della loro storia d’amore arrangiata appositamente per loro. I fiori scelti ovvero rose, lisianthus, fresie e madiba sono stati lavorati in modo “ordinato”, con una netta definizione delle linee, con tocchi di succulente e utilizzando complementi in latta e in legno di varia dimensione impreziositi da nastri in pizzo e da legature metalliche, così da arredare le meravigliose cantine settecentesche, colorate dal service luci valorizzando l’architettura e la profondità di questo spazio magico tra ospiti in festa e botti di rovere antico. Immancabili i giochi di luce delle candele nei bicchierini che scendono da noccioli contorti a richiamare i filari delle wineyard. A conclusione della serata, una festa bellissima, tra confettata, cigar corner, buffet dei dolci, open bar con tanto di bartender freestyle tanti amici e tanto divertimento fino a notte inoltrata hanno chiuso una giornata davvero indimenticabile!