I consigli delle wedding planner torinesi Serena Obert e Stefania Poletti per essere raffinate e bon ton secondo galateo.
Regola n°1: Niente velo per matrimoni civili, è ammesso solo per le cerimonie religiose o eventualmente simboliche.
Nonostante il velo sia ormai “sdoganato” anche per il matrimonio con rito civile, è opportuno non indossarlo, proprio per una questione di buon gusto e di moderazione.
Regola n°2: L’acconciatura e il trucco deve rispecchiare la sposa
Tradotto: lo sposo deve assolutamente riconoscere la sposa all’altare. Se a esempio la sposa ha portato tutta la vita i capelli lisci lisci non può certamente presentarsi il giorno del matrimonio tutta boccolosa. Inoltre non sono particolarmente bon ton acconciature artificiose e tinte troppo appariscenti. La stessa logica vale per il trucco.
Regola n° 3: Per i gioielli solo punti luce
La fede nuziale è l’unico gioiello che deve essere protagonista il giorno del matrimonio. Non sono ammessi altri anelli, fatta eccezione per l’anello di fidanzamento, ma solo dopo la cerimonia e sulla mano destra. Sono molto chic orecchini piccoli, meglio i brillanti, e magari un bel punto luce come girocollo. E nient’altro.. La scaramanzia dice che le perle “ portino lacrime”, dunque anche se molto raffinate, forse è meglio non rischiare!
Regola n° 4: Le calze sono d’obbligo
Anche se ci sono trentasei gradi all’ombra le calze, -bianche, avorio o panna, a seconda del vestito- sono assolutamente obbligatorie. Rappresentano il decoro e la cura della propria mise.
Regola n° 5: Una manicure sobria
Le unghie devono essere non troppo lunghe, un po’ arrotondate, e laccate con uno smalto bianco lattiginoso o rosato o panna. E’ assolutamente vietata la french manicure, no alle lacche rosse o altri colori fantasiosi, magari in tono con il colore dell’evento nozze… Che orrore!
Regola n° 6: Le scarpe devono essere chiuse davanti
È inaccettabile mostrare le dita dei piedi il giorno del proprio matrimonio; quindi niente sandali e niente scarpe con il dito di fuori. Sono perfette le scarpe Chanel, chiuse davanti e un po’ aperte dietro o le classiche decolletè.
Regola n° 7: No al colore nero
Nonostante sia di tendenza, è inammissibile il colore nero per l’abito da sposa, anche solo un dettaglio. Nella tradizione cattolica, il nero è un colore che ha una connotazione funebre. Perché allora vestirsi di nero se si ha la possibilità di spaziare tra il bianco purissimo e inediti colori pastello dalle infinite e variabili nuances?
Regola n° 8: No alle scollature vertiginose
Meglio evitare scollature sensuali da “femmes fatales”, il giorno delle nozze non è un galà o un sontuoso ballo di beneficenza, è un matrimonio, con l’ unicità e l’ importanza del sacramento (se è religioso), con la solennità e il significato legale dell’evento (se civile).
Regola n° 9: I guanti non s’indossano durante il rito
Vanno sfilati e adagiati di fianco al bouquet sull’inginocchiatoio nel caso di una cerimonia in chiesa e sulla sedia per il rito civile. E’ necessario imparare a sfilarseli, magari senza sembrare Jessica Rabbit!
Regola n° 10: La sposa deve avere un’ incarnato simile a quello che ha di solito.
Assolutamente vietate le lampade a profusione prima del giorno nozze. La sposa deve essere eterea, la pelle liscia e ben idratata.
2 Commenti
ho sbirciato in preparazione all esame,chi mi sono trovata? SERENA OBERT…. ciao BEA a venerdi’
Brava la nostra Bea.